Notizie - Editoriale
Rotaract ... non solo il Club - di Francesco De Francesco
09 aprile 2005 - ore 17,35
Francesco De Francesco per Rotaract Review (numero 50) - marzo 2005
Una pausa... ci vuole una pausa.. mi alzo dalla scrivania, lascio aperti i tanti libri che mi stanno facendo dannare in questo periodo... un solo pensiero mi assilla: l’esame! Quest’esame che mi ha portato a trascurare tante altre cose. Vabbè questa è un’altra storia.. dunque dicevamo, mi alzo dalla scrivania, sento odore di crostata, il mio stomaco brontola, la mia mente cerca di dirigermi verso quel misterioso luogo da dove sembra provenire quell’odore, ma i miei occhi si posano sul calendario.. fra poco Febbraio sarà solo un altro ricordo di questa nostra vota.. vado avanti.. Marzo: un unico giorno è cerchiato, ed ecco che mi ritorna un mente di nuovo l’esame, lascio cadere, sbuffando, la pagina del calendario quando si accende una lampadina, si apre uno dei tanti cassettini dei miei ricordi.. allora veloce ritorno alla mia scrivania, mi risiedo ed accendo il PC. In trepidante attesa atendo che si carichi il tutto.. “uffa, quanto sei lento!” comincio a brontolare.. ma ci siamo, apro la posta elettronica e vado ad un anno fa, ecco finalmente quello che cercavo: una mail. Voi vi chiederete cosa ha di tanto importante stà mail.. ve lo dico subito, ma dobbiamo ritornare un attimino a quel giorno di un anno fa. Gli esami erano ormai finiti (che bello!), stavo sfogliando l’annuario alla ricerca di qualcuno e del suo numero di telefono, quando nella sezione del distretto 2100, mi compare il nome di un club.. il primo club menzionato in ordina alfabetico: Amantea. Ricordo ancora quel giorno, emozione mista a meraviglia, un club calabro rotaractiano in una città a pochi passi dalla mia casa al mare... ed io non ne sapevo nulla! Così lascio perdere ciò che stavo cercando e vado alla ricerca di eventuali nomi che magari possa già conoscere: nulla, il buoi più assoluto! Allora mi chiedo: “Perchè non conoscerli?!... mi metto alla ricerca del segretario anzi della segretaria, Teresa Amato, mi collego ad internet, accedo alla posta elettronica e le mando una mail: “Ciao Teresa... etc... etc...”. Puntuale il giorno dopo leggo la mail di risposta, anche se a rispondermi non è Teresa ma Cristina, il cognome è lo stesso, e forse per questo al momento non ci faccio caso, preso anche dalla felicità di quella risposta. Comincio a pensare sul serio al Rotaract come ad un insieme di ragazzi mossi dallo spirito comune come ad una vita di club, chiusa e ristretta. Da quel giorno tra me e Cristina nasce questa corrispondenza di “amorose” mail... ehm... di “normali” mail... (meglio precisare, altrimenti il fidanzato quest’estate manco mi lascia parlare). La cosa va avanti, giunge l’estate... sono prossimo al trasloco nella casa al mare, così di ritorno da una vacanza in Sicilia, eccomi attaccato al cellulare a mandare messaggi a Cristina per organizzare quest’incontro. Ma invece di lei, mi chiama un tale Fabio Garritano, il quale si presenta come il Presidente incoming del club di Amantea... mah... devo confessare che un po’ cu son rimasto male a sentire questa voce maschile... ghghgh... ma andiamo avanti... Fabio mi invita ad una loro riunione e così la sera io e mia sorella Marialuisa ci mettiamo in macchina e andiamo all’Hotel delle Canne. Vi confesso che subito entriamo in sintonia, si instaura un bel clima dopo le presentazioni di rito... ci accomodiamo all’interno in attesa che giunga il buon Leo, in arrivo non so da dove e da quale fatica sicuramente rotaractiana... Felicissimo di rivederlo dopo le sue visita al nostro club e al nostro Passaggio. Da qui è nato non solo un’incontro distrettuale tra due club ma anche un’amicizia ed una stima profonda. Da quel giorno, ogni sera una festa, una risata, un posto nuovo da conoscere, un luogo dove trascorrere le serate fino a tarda mattina, con Fabio che urlava: “Voglio tornare a casa che domani lavorooo!!” E così fino alla fine dell’estate, insieme con Fabio, Cristina, Daniele, Carla fino al giorno della mia partenza... l’estate era finita ma la nostra amicizia è durata ed infatti appena poche settimane dopo, il 12 settembre, ero di nuovo lì al Passaggio delle Consegne. Un’altra serata indimenticabile, che ha rafforzato ancora di più la nostra amicizia. E così mi ritrovo, ora, di nuovo questi maledetti libri che mi riportano alla realtà di tutti i giorni, spengo il PC, chiudo il cassettino dei ricordi ma con un desiderio: A Pasqua scenderò d nuovo giù per poterli riabbracciare! Vorrei concludere con una considerazione: Il Rotaract non è solo un insieme di club ma anche un luogo dove confluiscono tanti giovani dai comuni ideali e mossi tuti dalla voglia e dal desiderio di amicizia. Chi non è spinto da tutto ciò poche parole: Avete sbagliato luogo, club e persone!
(nella foto Francesco a destra tra i soci del Rotaract Club Amantea)
Una pausa... ci vuole una pausa.. mi alzo dalla scrivania, lascio aperti i tanti libri che mi stanno facendo dannare in questo periodo... un solo pensiero mi assilla: l’esame! Quest’esame che mi ha portato a trascurare tante altre cose. Vabbè questa è un’altra storia.. dunque dicevamo, mi alzo dalla scrivania, sento odore di crostata, il mio stomaco brontola, la mia mente cerca di dirigermi verso quel misterioso luogo da dove sembra provenire quell’odore, ma i miei occhi si posano sul calendario.. fra poco Febbraio sarà solo un altro ricordo di questa nostra vota.. vado avanti.. Marzo: un unico giorno è cerchiato, ed ecco che mi ritorna un mente di nuovo l’esame, lascio cadere, sbuffando, la pagina del calendario quando si accende una lampadina, si apre uno dei tanti cassettini dei miei ricordi.. allora veloce ritorno alla mia scrivania, mi risiedo ed accendo il PC. In trepidante attesa atendo che si carichi il tutto.. “uffa, quanto sei lento!” comincio a brontolare.. ma ci siamo, apro la posta elettronica e vado ad un anno fa, ecco finalmente quello che cercavo: una mail. Voi vi chiederete cosa ha di tanto importante stà mail.. ve lo dico subito, ma dobbiamo ritornare un attimino a quel giorno di un anno fa. Gli esami erano ormai finiti (che bello!), stavo sfogliando l’annuario alla ricerca di qualcuno e del suo numero di telefono, quando nella sezione del distretto 2100, mi compare il nome di un club.. il primo club menzionato in ordina alfabetico: Amantea. Ricordo ancora quel giorno, emozione mista a meraviglia, un club calabro rotaractiano in una città a pochi passi dalla mia casa al mare... ed io non ne sapevo nulla! Così lascio perdere ciò che stavo cercando e vado alla ricerca di eventuali nomi che magari possa già conoscere: nulla, il buoi più assoluto! Allora mi chiedo: “Perchè non conoscerli?!... mi metto alla ricerca del segretario anzi della segretaria, Teresa Amato, mi collego ad internet, accedo alla posta elettronica e le mando una mail: “Ciao Teresa... etc... etc...”. Puntuale il giorno dopo leggo la mail di risposta, anche se a rispondermi non è Teresa ma Cristina, il cognome è lo stesso, e forse per questo al momento non ci faccio caso, preso anche dalla felicità di quella risposta. Comincio a pensare sul serio al Rotaract come ad un insieme di ragazzi mossi dallo spirito comune come ad una vita di club, chiusa e ristretta. Da quel giorno tra me e Cristina nasce questa corrispondenza di “amorose” mail... ehm... di “normali” mail... (meglio precisare, altrimenti il fidanzato quest’estate manco mi lascia parlare). La cosa va avanti, giunge l’estate... sono prossimo al trasloco nella casa al mare, così di ritorno da una vacanza in Sicilia, eccomi attaccato al cellulare a mandare messaggi a Cristina per organizzare quest’incontro. Ma invece di lei, mi chiama un tale Fabio Garritano, il quale si presenta come il Presidente incoming del club di Amantea... mah... devo confessare che un po’ cu son rimasto male a sentire questa voce maschile... ghghgh... ma andiamo avanti... Fabio mi invita ad una loro riunione e così la sera io e mia sorella Marialuisa ci mettiamo in macchina e andiamo all’Hotel delle Canne. Vi confesso che subito entriamo in sintonia, si instaura un bel clima dopo le presentazioni di rito... ci accomodiamo all’interno in attesa che giunga il buon Leo, in arrivo non so da dove e da quale fatica sicuramente rotaractiana... Felicissimo di rivederlo dopo le sue visita al nostro club e al nostro Passaggio. Da qui è nato non solo un’incontro distrettuale tra due club ma anche un’amicizia ed una stima profonda. Da quel giorno, ogni sera una festa, una risata, un posto nuovo da conoscere, un luogo dove trascorrere le serate fino a tarda mattina, con Fabio che urlava: “Voglio tornare a casa che domani lavorooo!!” E così fino alla fine dell’estate, insieme con Fabio, Cristina, Daniele, Carla fino al giorno della mia partenza... l’estate era finita ma la nostra amicizia è durata ed infatti appena poche settimane dopo, il 12 settembre, ero di nuovo lì al Passaggio delle Consegne. Un’altra serata indimenticabile, che ha rafforzato ancora di più la nostra amicizia. E così mi ritrovo, ora, di nuovo questi maledetti libri che mi riportano alla realtà di tutti i giorni, spengo il PC, chiudo il cassettino dei ricordi ma con un desiderio: A Pasqua scenderò d nuovo giù per poterli riabbracciare! Vorrei concludere con una considerazione: Il Rotaract non è solo un insieme di club ma anche un luogo dove confluiscono tanti giovani dai comuni ideali e mossi tuti dalla voglia e dal desiderio di amicizia. Chi non è spinto da tutto ciò poche parole: Avete sbagliato luogo, club e persone!
(nella foto Francesco a destra tra i soci del Rotaract Club Amantea)